La sorte degli eletti
La sorte
degli eletti
Regno di Francia, Cattedrale di Reims, anno 1430
Inginocchiato e penitente come un qualsiasi postulante,
un giovane re Carlo VII di Francia, appare sconvolto e smarrito mentre prega avvolto
dalla potente luce eterea proveniente dalla finestra a rosone della cattedrale
di Reims; una luce che pare avvolgerlo come una sorta di energia dorata, ma che
tuttavia egli percepisce come impregnata di giudizio divino.
Vorrebbe fissare il crocifisso dinanzi a lui ma non ci
riesce. La luce proveniente dall’alto è troppo forte ed invece di farlo sentire
amato e protetto, lo fa sentire piccolo, invisibile nonché profondamente
insignificante di fronte ad una grandezza che pare ricordargli come egli meriti
ben poco del ruolo che finalmente è riuscito a riconquistarsi.
Il senso di colpa lo divora. Quella luce la sente
calda come fuoco, lo stesso fuoco che a breve brucerà per sempre le membra
delle Vergine in marcia dalla Lorena. Non ha fatto niente, non sta facendo
niente. E come potrebbe fare qualcosa? È stata Giovanna a restituirgli la corona,
è stata lei per volere di Dio a ridargli la dignità di figlio di Francia. Non
ha fatto quasi niente da solo. Come potrebbe essere di aiuto ad una giovane
donna che fino a pochi mesi prima, aveva Dio stesso dalla sua parte?
Mentre prega divorato dal pesante conflitto con sé
stesso, un manipolo di soldati guidati da un uomo dall’andatura nervosa lo
raggiunge; questi ha un volto pallido e scarno, accompagnato ad una espressione
profondamente accigliata e piena di rughe profonde.
Una volta arrivati all’altezza del re inginocchiato,
il duca d’Orléans, discendente cadetto della casata reale dei Valois, osserva
il cugino con espressione di palese insofferenza e con un rumore gutturale lo
invita a girarsi verso di lui. Dopodiché ordina ai soldati di aspettarlo
all’esterno della cattedrale e di non far entrare nessuno fintanto che lui ed
il re non saranno usciti.
“Vostra
grazia, se state tanto male, forse dovreste chiamare il vostro medico personale.”
“Non
vogliono che la liberi cugino. Capisci? Non hanno nessuna intenzione di
liberarla!”
“Nemmeno
voi mi siete mai sembrato tanto determinato a volerla liberare. Avete
organizzato tre spedizioni in un anno e sono tutte finite in niente. Francamente
nemmeno io ho visto tutto questo grande livore da parte vostra.”
“Io
le devo tutto ciò che oggi sono diventato. Mi ha ridato la corona di mio padre
sottrattami dagli inglesi, mi ha restituito la stima ed il rispetto del mio
Paese. Ho organizzato dei piani di fuga per lei, ma in questi mesi ho ricevuto
solo ostruzionismo da parte di tutti quanti! Nessuno vuole rischiare, nessuno
vuole compromettersi. Quindi come potrei io fare qualcosa se i nobili non
collaborano? Come faccio se me li ritrovo tutti contro? Ritengono che sia diventata
pericolosa, che stia trascendendo il ruolo che Dio le ha generosamente affidato.”
“Non puoi certo biasimarli per questo. A Compiègne le era stato dato l’esplicito ordine di ritirata, mentre lei invece ha condotto l’esercito di sua iniziativa sotto le mura nemiche, col risultato che è stata catturata. Se si fosse limitata ad ascoltare ciò che uomini d’arme migliori di lei, le avevano consigliato sin dall’inizio, oggi non si ritroverebbe nelle mani dei Lussemburgo. Adesso rischiare di perdere uomini ed armi per andare a salvare una donna divenuta così irriverente, non rientra esattamente fra le nostre priorità. Ha persino scritto al duca di Borgogna cercando un accordo di pace. Si è atteggiata ad ambasciatrice capisci? Nessuno le ha mai conferito tale ruolo, eppure, lei lo ha fatto lo stesso. Lo so che ora ti senti in colpa, perché la prima volta che ti ha incontrato ti ha subito riconosciuto come il delfino, benché non ti avesse mai visto. So che hai una sorta di devozione verso quella ragazza che dice di sentire le voci di angeli e santi. Lo so che fa tenerezza perché è una giovane vergine pura e innocente, come so che pensi di doverle tutto ciò che hai ottenuto, ma devi capire che …”
“I
Lussemburgo hanno proposto un riscatto.”
“Non
abbiamo soldi per questo. Il duca di Bedford ha ancora in mano Parigi ed il
nord non è ancora interamente riconquistato. Servono soldi e tanti per
mantenere l’esercito. E ne servono ancora di più per finanziare i ribelli nei
territori ancora in mano agli inglesi. Dobbiamo approfittare del fatto che il
loro re è un bambino, sfruttando il completo caos che regna nella loro casa.
Esattamente come re Enrico V anni addietro ha fatto con noi durante il regno di
vostro padre. Maledetto, per fortuna il diavolo se lo è portato all’inferno.
Comunque non abbiamo denaro per pagare l’esorbitante riscatto di una ragazzina
incosciente. Vostra moglie e vostra suocera Yolanda d’Aragona stanno svuotando
le loro casse personali al fine di permetterci di vincere. Sono loro le donne a
cui in questo momento dobbiamo la nostra lealtà ed il nostro rispetto. Donne
che sanno fornire sostegno, aiuto e supporto, ma restando saldamente al loro
posto. Il riscatto proposto dai borgognoni ha come scopo finale solo quello
d’indebolirci ancora di più. Tutti lo hanno capito, ed è arrivato il momento
che lo capisca anche tu.”
“Certo
Maria e mia suocera si stanno rivelando fondamentali per la stabilità economica
dell’esercito, questo è innegabile. Però … Giovanna la prima volta che l’ho
incontrata mi aveva predetto che ti avrebbero liberato. Sei stato prigioniero
degli inglesi per venticinque anni e solo l’intervento di quella ragazza ti ha
salvato. Come puoi non tenerne conto?”
“Cugino,
Giovanna è sempre stata un mezzo, non il fine. Non è lei che influenza le
decisioni, ma Dio stesso. Ragiona: è una contadina ignorante, una donna come
tante. Lui l’ha scelta perché aveva deciso di liberare la Francia. Personalmente
mi ritengo liberato da Nostro Signore, non da lei. Non a caso, nel momento in
cui ha fatto di testa sua, assecondando la sua instabile natura femminile, è
stata catturata. Anzi, io personalmente ritengo che il suo compito ad oggi sia in
realtà concluso.”
“Che
stai dicendo.”
“So da fonti certe che è prigioniera della Demoiselle, la potente pro zia dei fratelli Lussemburgo. Il castello è una fortezza imponente ma pare che la signora non abbia predisposto una vera e propria sorveglianza per Giovanna. La tratta come un’ospite, non come una prigioniera. Immagino per solidarietà femminile. Insomma non sta facendo niente per ostacolarla in una possibile fuga e sta addirittura usando la sua influenza per prendere tempo e non consegnarla a lord Bedford. Eppure, nonostante ciò, la pulzella ha fallito ben due tentativi di evasione.”
“Sì,
l’ho saputo. In uno si era gettata dalla finestra. Ma che vuoi dire con
questo.”
“Voglio
dire che se non riesce a fuggire neanche da una porta aperta, è evidente come
Dio l’abbia abbandonata. Quando è arrivata qui ci ha fatto quattro promesse e
sono state tutte mantenute. Ora sei un re incoronato, io non sono più un
prigioniero di guerra, Orleans è stata liberata mentre l’intera Francia si è
risvegliata dal pesante torpore in cui era caduta. Siamo pronti a proseguire
senza di lei, siamo pronti a sbarazzarci definitivamente degli inglesi. Ha
adempiuto al suo compito ed ora l’attende la sorte riservata agli eletti di
Dio. Considerando che si tratta di una donna, è davvero un grande onore per
lei.”
“La
sorte degli eletti di Dio?”
“Cugino
non penso che tu non conosca le Sacre Scritture. E se non le conosci, fattele
rispiegare dal tuo confessore. Dio si serve sempre di persone semplici ed umili
per fare la sua volontà. Nostra Signora la Madonna e gli Apostoli ne sono un
chiaro esempio. Erano tutte persone abbastanza simili a Giovanna. Dio
volutamente le sceglie per adempiere al suo disegno divino, ma non le elegge mai
affinché poi mantengano l’operato da lui predisposto. Per questo ci siamo noi,
i reali. Noi siamo stati scelti per preservare la munificenza della sua opera.
Comunque una volta esaurito il compito affidato loro dall’Altissimo, a questi
individui spetta il premio più grande di tutti: il martirio e con esso, la
santità. Ad oggi io non conosco donna vivente che si meriti questo onore più di
lei.”
“Il
martirio? Quindi tu pensi che …”
“I
Lussemburgo la consegneranno e gli inglesi la uccideranno. Forse la bruceranno,
forse la affogheranno, forse la getteranno giù da qualche dirupo ma non fa
differenza. Dio ha voluto che fosse consegnata e loro la sacrificheranno con un
agnello innocente. Morirà da martire e presto l’intera Francia lo saprà. Quando
tutti i francesi scopriranno che colei che voleva salvarli è stata assassinata
come una bestia, la fiumana scatenata dal popolo sarà incontenibile. I nostri
soldati combatteranno con maggiore fervore in suo ricordo. Lotteranno come
leoni pensando che la Vergine in marcia dalla Lorena sia ancora al loro fianco
e finalmente scacceremo il nemico dalla nostra terra. Sarà lo stesso Lord
Bedford ad uccidere colei che lo distruggerà. Giovanna con la potenza del
suo sacrificio salverà la Francia intera e così sarà ancora più utile alla
causa di quanto non lo sarebbe stata da viva. Questa è la volontà di Dio e ti
assicuro che sarà fatta, cugino. La volontà di Nostro Signore non si può
fermare.”
“Quindi
… la ragazza deve morire?”
“Sì
… deve morire. E Lord Bedford in persona deve farlo. È fondamentale.”
“Dio
mio … non voglio neppure pensare cosa le faranno. Non voglio neppure immaginare
a quali torture la sottoporranno. Non avendoci visto far nulla per lei, penseranno
tutti che l’abbiamo tenuta in vita perché morisse al momento opportuno.
Crederanno che l’abbiamo trattata come una bestia da macello!”
“Dio
molti secoli fa ha fatto lo stesso con il suo unico figlio, Nostro Signore Gesù
Cristo. Perché mai una donna qualunque dovrebbe meritare un trattamento
migliore?”
“Ma
tu pensi veramente che in questo modo l’Inghilterra guidata da Satana verrà
sconfitta?”
“Non
esistono altre possibilità cugino. Credimi, per la Francia questa sarà la più
grande vittoria di Dio.”
“E allora possa egli riversare su di me tutto il dolore di questo pesante fardello."
"Così sia.”
FINE
PS: Per chi non avesse letto la storia sulla morte di Giovanna d'Arco, vedasi il racconto "La vergine guerriera" situata nella pagina principale del blog.
Commenti
Posta un commento